Museo Fortuny

Museo Fortuny

VIVEREVENEZIA3__in the labyrinth

Percorso

Intento della mostra è creare nel salone a piano terra di Palazzo Fortuny sei sezioni che consentano chiaramente di individuare i progetti sui nuovi sistemi di orientamento urbano del workshop internazionale viverevenezia_in the labyrinth senza frammentare il carattere fortemente unitario dello spazio espositivo.
Pavimenti e pareti del salone sono stati così parzialmente rivestiti da pedane e pannelli lignei che, verniciati con sei colori diversi, “sezionano” cromaticamente lo spazio e definiscono l’ambito espositivo dei diversi progetti elaborati da gruppi di docenti e studenti italiani e stranieri per un nuovo sistema della segnaletica e dell’orientamento nella labirintica Venezia.
Oltre che dai colori, le sei sezioni sono diversamente conformate per la presenza di pedane, di luoghi di seduta, di prismi, di stendardi, di monitor, di grandi proiezioni in modo da rispondere con particolari declinazioni alle specifiche connotazioni dei singoli progetti.
Il percorso espositivo inizia con l’azzurro che individua il progetto del sistema di fili che uniscono punti diversi della città proposto dalla Hochschule für Künste Bremen (docenti: Nick Kapica e Peter Rea) a cui si accosta il rosso che fa da sfondo ad uno dei progetti della Facoltà di design e arti dell’Università IUAV di Venezia (docente: Leonardo Sonnoli) che al susseguirsi dei campi associa indicazioni e punti informativi semplici e ispirati alla segnaletica storica della città lagunare. Seguono le sezioni verde basata sulla concatenazione di isole della Ecole Cantonale d’Art de Lausanne (docenti: Marcello Morandini e François Rappo) e grigia con un progetto dello IUAV (docente: Enrico Camplani) nel quale la segnaletica integrata diventa criterio interpretativo della città. Chiudono il percorso espositivo il giallo che fa da sfondo al progetto del terzo gruppo dell’Università IUAV di Venezia (docente: Giorgio Camuffo) caratterizzato da disegni discreti e mille piccoli oggetti per perdersi nel labirinto e il nero che diventa base ideale per le proiezioni della Werkplaats Typografie Arnhem (docente: Paul Elliman) che ascoltano suoni e voci di Venezia per orientarsi mediante l’udito nel labirinto.