ATTILIO SIMONETTI 1843-1925
A cura di Giovanni Carboni
(Roma, Galleria Goffi Carboni Antiquariato, 21 marzo – 4 maggio 2024)
Venerdì 8 marzo 2024, ore 17.30
Venezia, Museo Fortuny
Interventi di
Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica Fondazione Musei Civici di Venezia
Cristina da Roit, Conservatrice Museo Fortuny
Relatore
Giovanni Carboni, Curatore della mostra
Affermatosi nella seconda metà dell’Ottocento come uno dei maestri italiani più conosciuti e richiesti all’estero, Attilio Simonetti – pittore, incisore, collezionista e antiquario – è certamente una figura di grande interesse nel panorama artistico europeo del tempo.
Dal 21 marzo al 4 maggio 2024, la Galleria Goffi Carboni Antiquariato, diretta da Giovanni Carboni, discendente dell’artista, presenterà nelle sue sale di via Margutta, a Roma, una mostra a lui dedicata. Simonetti, amico ed unico allievo riconosciuto di Mariano Fortuny y Marsal, uno dei maggiori pittori spagnoli del diciannovesimo secolo, negli anni Settanta dell’Ottocento apre uno studio a Palazzo Altemps e, anche attraverso il mercante francese Goupil, diventa rapidamente un artista riconosciuto da un pubblico internazionale e i suoi dipinti vengono acquistati da clienti come i Rothschild e i Reali d’Italia.
L’esposizione presenta un aspetto inedito della sua produzione, poiché mostra dipinti, acquerelli, disegni e incisioni non destinati al mercato ma rimasti sempre di proprietà dei suoi discendenti. Opere lontane da compromessi con il gusto dominante, create da un artista che aveva raggiunto una grande notorietà e che aveva cominciato a dedicarsi anche al commercio antiquario. Non dipendendo più dalla vendita continua delle sue opere, Simonetti ebbe l’opportunità di seguire nuove ispirazioni e di dare maggiore spazio a soggetti a lui più consoni e originali, come quello rappresentato dal dipinto ll Pascolo dei Tacchini del 1885. L’unica eccezione di dipinti provenienti dal mercato è rappresentata dalla presenza in mostra della coppia di oli L’Araldo e ll Tamburo, acquistati nell’esposizione di Napoli del 1877 dal principe Umberto di Savoia per la sua collezione privata e ritornati alla famiglia dell’artista dopo l’esilio dei Reali nel 1946. Un’occasione unica, dunque, per vedere opere inedite e di grande qualità.
Il Museo Fortuny di Venezia, dedicato a Mariano Fortuny y Madrazo, il geniale ed eclettico figlio del pittore spagnolo, ha voluto rendergli omaggio presentando in anteprima nelle sue sale, il giorno 8 marzo, la mostra e il catalogo che la accompagna. I forti legami fra le famiglie Simonetti e Fortuny si protrassero negli anni, anche dopo la scomparsa dei due artisti, grazie a frequentazioni e scambi epistolari tra i figli, in particolare tra Emma Simonetti e Mariano Fortuny y Madrazo. Ed è in una naturale linea di successione che, oggi, i rapporti tra le due “famiglie” sono rinsaldati attraverso felici e proficue relazioni di scambio e condivisione tra il Museo Fortuny, nel cui archivio è presente la più completa documentazione dell’opera di Marsal, e la Goffi Carboni Antiquariato con l’Archivio Simonetti dedicato all’artista e alla sua famiglia.
Tali relazioni sono ancor oggi testimoniate dalla presenza nel museo di un ritratto del pittore romano, dipinto da Fortuny padre, che ricorda la loro amicizia, la loro arte e il loro mondo.
Il catalogo, stampato da Campisano Editore, con la prefazione di Cristina Da Roit e curato da Giovanni Carboni, include saggi del curatore, di Eugenia Querci e di Alessandra Imbellone.
Ingresso su invito fino ad esaurimento posti disponibili