Curata da Dominique Païni e organizzata, nell’ambito della 51.Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, grazie alla collaborazione tra Musei Civici Veneziani e Baudoin Lebon, Parigi, con il sostegno di A.F.A.A. Association Française d’Action Artistique, Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, Fondazione Antonio Mazzotta, Alliance française di Venezia, con il patrocinio della Delegazione Culturale dell’Ambasciata di Francia a Venezia, la mostra, aperta al pubblico dal 11 giugno al 6 novembre 2005, è allestita al primo piano nobile di Palazzo, nei suggestivi spazi e arredi dell’atelier di Mariano Fortuny.
L’esposizione presenta una serie di opere (immagini fotografiche bucate e/o ridisegnate da centinaia di spilli ad esse sovrapposti) in grado di “assemblare” anche concettualmente fotografia e materia tridimensionale, oltre a installazioni video e una scultura a pavimento composta da dodici elementi.