di Simone Basani e Alice Ciresola
Dal 3 al 10 novembre 2017, ore 13:30-17:30
Venezia, Palazzo Fortuny
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L’intuizione è inaspettata. Prodotto di un’attività inconscia, essa nasce sia dall’azione che dalla contemplazione. Accomuna l’artista e l’osservatore, in quanto anche quest’ultimo può cogliere, nel silenzio della sua esperienza, i misteri della creazione.
Per sottolineare la presenza e l’apporto non scontato dei visitatori all’interno della mostra “Intuition”, Palazzo Fortuny ospiterà dal 3 al 10 novembre la performance di Simone Basani e Alice Ciresola What Remains of a Rembrandt Torn into Four Equal Pieces and Flushed Down the Toilet (2017).
Un gruppo di performer, non annunciati, coinvolgerà il pubblico di Palazzo Fortuny in un dialogo attivo e coreografico. I performer metteranno in scena una mediazione creata in tempo reale, tesa a sottolineare i rapporti inaspettati fra oggetti, architettura e l’esperienza dei visitatori, considerando quest’ultimi come soggetti capaci di attivare, con la loro attenzione, le relazioni invisibili fra le opere in mostra.
Per Basani e Ciresola, What Remains of a Rembrandt racconta il museo attraverso il suo pubblico. In questa narrazione dell’atto intimo della visita, i visitatori possono riconoscere se stessi come co-autori di una coreografia dell’attenzione, agita direttamente negli spazi del museo. In particolare What Remains vuole moltiplicare le possibilità di accesso ai contenuti della mostra, procedendo per intuizioni e giustapposizioni inattese, cercando di narrare la complessa stratificazione del museo e delle sue epoche storiche, e della relazione affettiva tra persone e opere d’arte”.
Il titolo della loro performance riprende l’omonimo saggio di Jean Genet, in cui il poeta francese suggeriva come un’opera d’arte dovrebbe tentare di esaltare soltanto le verità che non sono dimostrabili. Verità soggettive, personali, che non possono essere spiegate solo a parole, ma che, nonostante ciò, esistono inequivocabilmente nelle forme estetiche degli artisti così come nell’esperienza di chi le fruisce. In tal senso, la loro performance diventa una nuova occasione per approfondire le verità “indimostrabili” che permeano sia la mostra “Intuition” sia le sensibilità di Palazzo Fortuny e della sua collezione.
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Performer: Mäite Alvarez, Bianca Maria Fasiolo, Anna Laura Penna, Elisa Pinna, Marco Tonino
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Simone Basani (Milano, 1989) e Alice Ciresola (Soave [Vr], 1990) sono rispettivamente un artista visivo e una curatrice indipendente. Insieme sviluppano progetti partecipativi, performance collettive e servizi educativi per comunità e istituzioni culturali. La loro ricerca si concentra sui confini tra spazi pubblici e museali, in particolare sul dare voce alle narrazioni più marginali che possono assumere un ruolo centrale nei processi inconsci collettivi.