Le amazzoni della fotografia
dalla collezione di Mario Trevisan
Dall’8 marzo al 14 luglio 2014
Palazzo Fortuny, Venezia
Un settore culturale dove le donne eccellono suggestivamente, rispetto all’apparato maschile tradizionale, è certamente quello della Fotografia, che oggi conta centosettantacinque floridi anni, dopo l’invenzione “meravigliosa” di Daguerre.
Tra le più grandi figure della storia della fotografia, risaltano, in primis, autori come Julia M. Cameron, negli anni Settanta dell’Ottocento, e poi, nel Novecento, Margaret Bourke White, Dora Maar, Lisette Model, Diane Arbus, Nan Goldin e molte altre, autentiche “star” del nostro tempo, amazzoni sul sentiero delle immagini d’avanguardia, testimoni sensibili e accorate della vita del mondo.
“La fotografia, oltretutto – come scrive Italo Zannier, che cura l’esposizione promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia nell’ambito di Primavera a Palazzo Fortuny dall’8 marzo al 14 luglio – ha liberato anche dalle difficoltà operative manuali, alcune lungamente considerate maschili, offrendosi innanzitutto come linguaggio astratto, concettuale, poetico”.
La rassegna presenta una significativa antologia di fotografie eseguite a partire dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri, offrendo un particolare panorama storico e linguistico dovuto alla passione e alla accurata ricerca del collezionista veneziano Mario Trevisan, che ne ha concesso l’esposizione negli spazi affascinanti di Palazzo Fortuny, museo che ha esordito proprio con rassegne dedicate alla cultura della fotografia, alcune di memorabile rilievo internazionale.
La selezione si apre con due ritratti di Julia M. Cameron, per proseguire tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento con le austriache Trude Fleischmann e Madame D’Ora, l’americana Margeret Bourke White, l’ungherese Ghitta Carell, l’inglese Eva Barrett e le tedesche Ruth Bernhard e Leni Riefenstahl; ma anche con Dora Maar e Lisette Model che, austriaca d’origine ebraica, si trasferì in America allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ove aprì una famosa scuola di fotografia.
A dare il via alla seconda parte del XX secolo sono Diane Arbus formatasi proprio alla scuola della Model, Cindy Sherman, Francesca Woodman, Joyce Tennes, Violeta Bubelyte e Graciela Iturbide mentre gli anni Novanta sono rappresentati dalle esperienze di Nan Goldin, Desirée Dolron, che fonde le suggestioni della tradizione pittorica fiamminga con le moderne tecniche di elaborazione digitale, Bettina Rheims, Yañez Flor de Maria Garduño, Sandy Skoglund, l’iraniana Shirin Neshat, con le sue foto di denuncia delle ingiustizie della società mussulmana, di cui viene esposta Ia famosa I am its Secret, e Marina Abramović.
La fotografia contemporanea al femminile è testimoniata nell’occasione dagli scatti coinvolgenti di Loretta Lux, Maggie Taylor – visionaria artista le cui opere sono considerate pietre miliari della fotografia digitale odierna – Jenny Saville, che con straordinaria sapienza “pittorica” non ha mai smesso di proporre il corpo alterato delle donne creando scalpore, e dalle fotografe italiane Silvia Camporesi, Sabrina Mezzaqui e Giusy Calia.
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Catalogo Silvana Editoriale – Milano.
A cura di Italo Zannier
Progetto espositivo Daniela Ferretti
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