La Fondazione Musei Civici di Venezia e la Fondazione Vervoordt presentano TRA. EDGE OF BECOMING – una mostra curata nei minimi dettagli che espone più di 300 opere presso Palazzo Fortuny, esplorando i collegamenti trasversali tra luoghi, storia, patrimonio creativo ed esperienza universale. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 4 giugno al 27 novembre 2011.
Seguendo la scia della trilogia ARTEMPO (2007), ACADEMIA (2008) e IN-FINITUM (2009) acclamata a livello internazionale, TRA. EDGE OF BECOMING (2011) raccoglie la ricca eredità di Mariano Fortuny, le ispirazioni wabi di Axel Vervoordt, le riflessioni del pensatore economista Bernard Lietaer, dello scienziato Eddie de Wolf e dell’architetto Tatsuro Miki (Taro), con lo scopo di creare un’esperienza estetica, intellettuale ed illuminante per incoraggiare il visitatore a guardare il mondo attraverso l’arte.
La mostra trasformerà i quattro piani di Palazzo Fortuny in un percorso espositivo dove il dialogo e l’interazione tra le opere, il visitatore ed il medesimo spazio è di fondamentale importanza. Alcuni degli artisti più importanti al mondo avranno il loro posto all’interno dell’esposizione, tra questi Marina Abramovic, Miquel Barcelò, Eduardo Chilida, Fernand Léger e Kazuo Shiraga. Alcuni artisti hanno realizzato le loro opere appositamente per questa mostra, come Massimo Bartolini, Maurizio Donzelli, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Hiroshi Sugimoto, Kim Soo-Ja, Gunther Uecker e Carl Michael von Hausswolff.
L’Atelier di Mariano Fortuny, al primo piano del Palazzo, e tre sale laterali del secondo piano che saranno aperte per la prima volta per ospitare parte di questa eccezionale esposizione.
Il titolo della mostra
TRA è stato scelto per i suoi tanti significati. In primo luogo, può essere letto al contrario per formare la parola “art”. Se considerato preposizione, il suo significato è proprio “nel mezzo” ed “ all’interno”, ed evoca allo stesso modo qualcosa che va “oltre” o “in avanti”. TRA è termine di uso comune anche in molte parole del Sanscrito come “mantra”, “tantra”, “yantra”. Mantra è la traduzione letterale della frase “veicolo o strumento del pensiero” ovvero l’uomo pensante, e tra, ovvero strumento o mezzo. “Tantra” è l’antico sistema di conoscenza che collega l’energia sessuale e cosmica. “Yantras” sono i segni ed i disegni che fungono da canali conduttori della guarigione energetica.
TRA mette in relazione l’idea di purificazione attraverso una trasformazione rituale e creativa. Costituisce anche lo spazio tra due dimensioni ed evidenzia il momento di passaggio verso nuove esperienze. In questo senso, TRA si collega anche alla nozione giapponese di “ma” che indica il vuoto, uno spazio positivo tra due oggetti. Il sottotitolo della mostra, EDGE OF BECOMING (“Soglie del divenire”), si riferisce al vuoto che conduce ai possibili poteri dell’energia. TRA. THE EDGE OF BECOMING ricerca l’equilibrio guaritore e l’interazione creativa che spiega ogni inizio.
Gli artisti in mostra – >>>
I curatori
Il team di curatori di TRA. EDGE OF BECOMING è composto da Daniela Ferretti, Rosa Martinez, Francesco Poli ed Axel Vervoordt
La musica
Il musicista, compositore e professore belga Mireille Cappelle ha creato appositamente per TRA un’architettura sonora, ispirata dalle idee e concetti che stanno dietro l’esposizione. Collaboratore di lunga data della Fondazione Vervoordt e del Palazzo Fortuny, Cappelle ha anche creato Anello per Artempo, Naga per Academia e Sunyata per In-finitum. Riferendosi a TRA. EDGE OF BECOMING Cappelle commenta: “Le architetture sonore sono destinate ad esistere in spazi che vibrano all’unisono. Rappresentano una riflessione uditiva per tutto ciò che è presente. Ogni visitatore che entrerà in questo spazio diventerà parte di questa architettura con la sua respirazione, le sue parole, i suoi passi…”.
Un cofanetto contenente i brani musicali delle tre esposizioni sarà disponibile presso Palazzo Fortuny.