Museo Fortuny

Museo Fortuny

UN MONDO DI CARTA - Isabelle de Borchgrave incontra Mariano Fortuny

Il percorso

PERCORSO DELLA MOSTRA

La mostra coinvolge i tre piani del museo, integrandosi con l’ambiente, con l’esposizione permanente delle opere e dei manufatti di Fortuny e con gli “ospiti”, ossia con le opere di artisti contemporanei che -, in un continuo work in progress di sperimentazione avviato con la recente riapertura – il museo espone a rotazione..

Al piano terra è proposta una sorta di ricostruzione dell’atelier di Isabelle de Borchgrave: il lungo tavolo coperto di lino su cui i lavori nascono, le maquette, i disegni e gli strumenti del mestiere: la carta innanzitutto, allo stato grezzo e nelle diverse fasi di lavorazione, e poi il simulacro in carta di tutti gli altri: vasi, colori, pennelli, ferri da stiro, matite, colla, forbici………
Qui è possibile ai visitatori immergersi nella sua atmosfera, percepire le forme del processo creativo e i materiali che lo costituiscono.

Il percorso prosegue al primo piano dove la mostra consente di immergersi in una straniante dimensione in cui è difficile distinguere cosa “è vero” e cosa è illusorio: il salone è “popolato” di abiti plissettati, avvolti in veli preziosi, trasparenze , damaschi, sete … sono modelli di Fortuny o comunque ispirati al suo lavoro, creati da Isabelle – incredibilmente- in carta; altre sale evocano aspetti della biografia di Fortuny: ecco allora i rimandi letterari proustiani e dannunziani, il teatro, il suo lavoro in biblioteca (in un curioso trompe-l’oeil).

Non solo la preziosità degli abiti tridimensionali, dunque, ma una sfida più complessa: restituire un sogno, un’atmosfera, un’epoca, non dal punto di vista filologico ma attraverso una partecipazione e condivisione empatica totale.

Al secondo piano una gigantesca, straordinaria tenda d’ispirazione mediorientale, riccamente lavorata con effetti di ricamo a traforo (ma in realtà è carta!) evoca la ricerca e la passione di Mariano per quel linguaggio artistico e modelli di abiti, sempre in carta, di Isabelle, dialogano con i “veri” disegni e le prove di stampa di Fortuny alle pareti, e con gli “ospiti” contemporanei del museo.